Dal 2011 anche nel comune di Leinì si è tornati a coltivare la legalità. Un progetto unico, quello nato dal sodalizio tra il presidio “Pio La Torre” di Libera e l’associazione Semi Seri, che ha dato nuova vita alla cipolla di Leinì. Oggi i terreni confiscati alla malavita in via Lombardore, dove si trova anche un basso fabbricato, producono una decina di quintali di cipolla autoctona, bionda e piatta, una coltivazione che si credeva ormai perduta per sempre. Ad oggi la tipica cipolla leinicese è in prodotto ricercato nel territorio, un vero e proprio esempio di riscatto per la comunità cittadina.
Con le cipolle di Leinì sono stati realizzati:
- il condimento
- la salsa di cipolle e mele
- le cipolle in aceto balsamico