In principio LIBERO è stato il torrone, realizzato per raccogliere fondi per piantumare i noccioli e avviare l’attività di apicoltura in Cascina Caccia, bene confiscato alla ‘ndrangheta a San Sebastiano da Po (TO).

Poi LIBERO è cresciuto attraverso le collaborazioni tra l’associazione Acmos, la cooperativa Nanà, i ragazzi e gli insegnanti dell’Istituto Alberghiero Beccari di Torino, l’associazione Parcival, l’associazione Semi Seri e i beni confiscati a Bosco Marengo e Leinì.

Oggi LIBERO è un progetto che sostiene le attività sociali, educative e di accoglienza dei beni confiscati del Piemonte, attraverso prodotti, che negli anni, sono stati realizzati in collaborazione con professionisti fidati come i maestri del cioccolato di Ziccat, la linea di cosmesi naturale della dott.ssa Reynaldi, la passione per il riso de gliAironi, la dolcezza di Pastiglie Leone e la creatività di Cascina Saetta e dell’Azienda Agricola Della Valle.

LIBERO di legare tra loro il mondo della scuola e delle aziende.

LIBERO dai pregiudizi, perché permette a migranti, ragazzi messi alla prova, persone in pena alternativa, di lavorare insieme e comunque nella stessa filiera produttiva, generando reddito e lavoro pulito.

LIBERO di creare e di cambiare, perché nel solco della legalità e con la forza delle reti sociali, promuove percorsi di reale cambiamento.

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